L’associazione A Chiese aperte nasce l’11 febbraio – giorno-simbolo rievocante la prima apparizione della Madonna di Lourdes – dall’incontro di volontari pronti a mettere a disposizione tutto il loro entusiasmo e bagaglio di competenze ai fini di riscoprire, tutelare, custodire, mantenere il preziosissimo patrimonio storico, artistico, culturale rappresentato dalle nostre chiese, dalle nostre cappelle; in generale, dei nostri luoghi di culto.

L’idea progettuale cui sottostà la nostra mission è difatti rappresentata da una sfida coi tempi: in un’era – come la nostra – in cui la competitività, figlia del materialismo e della competizione, impera indistinta – proponiamo di volgere lo sguardo altrove, collocabile entro un orizzonte etico, culturale, spirituale, per questo anche sociale.

Ciò che proponiamo sono delle inedite finalità di un’associazione che – fondando i propri imprescindibili presupposti sulle salde basi etiche e morali delle varie personalità volontarie coinvolte – si offre come tramite per la salvaguardia degli aspetti sociali, culturali e spirituali consci che questi costituiscano un patrimonio – o, per meglio dire, “il patrimonio” – storico, identitario, culturale, religioso della nostra intera Nazione. Quell’humus comune dal quale ciascuno di noi proviene e grazie al quale siamo ciò che siamo oggi.

Questo è quanto noi ci sentiamo chiamati a difendere strenuamente, tutelare e promuovere fieramente tramite la voce e l’operato della nostra Associazione perché riteniamo che i luoghi e i simboli della cristianità e dell’ingegno italiano, costituiscano pezzi di storia importanti appartenenti a ciascuno di noi, dalle Alpi ai Mari, nessuno escluso. Sono le radici in cui affonda la nostra cultura, la nostra spiritualità, la nostra cristianità, i nostri valori… in un’unica parola, la nostra identità.